MAPPA

Nelle giornate di formazione con il gruppo cinofilo, quando mi incammino per simulare un disperso, mi viene più volte in mente la frase ed insegnamento di Alfred Korzybski “la mappa non è il territorio”.

I motivi sono molteplici, devo imparare a gestire una cartina perimetrata con la zona di accesso, impostare il gps per lavorare di sincronicità con la cartina, non perdermi rischiando di essere fuori posto, comunicare con il team in addestramento. Tutto questo racchiude la cornice entro la quale mi devo muovere e rappresenta la mappa, la mia personale mappa. Ogni mappa è personale. Assolutamente personale.

Ogni mappa esplica la personale creazione mentale, percettiva ed emotiva del mondo, o frammenti di mondo, in cui vive.

Ognuno di noi percepisce la mappa secondo la propria rappresentazione interna dell’esperienza, filtrata dai sensi, in primis quello dominante, elaborata ed archiviata per poi essere esternata in una decisione e comportamento.